Una vita wireless
I fili del destino ci muovono come marionette,
Costantemente sul filo del rasoio, ancora un poco e ci fanno a fette.
Tutti in fila per prendere la comunione,
In fila indiana dai tempi dell’asilo
Con l’aquilone attaccato al filo;
In fila alle poste aspettando la pensione
Serriamo le fila per le prossime battaglie quotidiane.
Che sia quello del cordone ombelicale o delle cuffie
collegate allo smartphone,
Del catetere del letto di rianimazione o quello dello sciacquone,
Siamo sempre appesi a un filo, chi pensa il contrario è un buffone.
E parliamo, parliamo, i nostri discorsi vogliono sempre avere ragione:
Anche quelli son fili, fateci attenzione.
Voglio una vita wireless,
Non attaccato come un cane al filo del guinzaglio, che mi strozza se vado troppo in là.
Luca Giacomozzi