Un taccuino

Mostrò con orgoglio anche un taccuino in cui aveva riportato descrizioni e poi annotato meticolosamente distanze, insenature e profondità dei diversi fiumi del Gran Chaco.
Sembrava desiderasse più di ogni altra cosa riportare alla luce storie che dessero spazio non solo al mondo visibile, ma anche alle vaste e misteriose forze inosservate che si celavano dentro quel mondo.
Con un carattere più sottile e minuto — e uno stacco nettissimo denunciato dall’impaginazione — aveva appuntato notizie sul Rìo Bermejo — e Luigi fu particolarmente attratto da queste note — che “nasce nel Perù e attraversa il Chaco da ponente a Oriente per circa trenta leghe, passa nella Valle de Las Salinas, in giurisdizione di Tarija, per poi entrare nelle Cordilleras, che dividono il Chaco dall’arcivescovado di Chuquisaca per dodici leghe con il nome di Lupo o Iticà, nei pressi dell’antica Guadalcázar…”.

In mezzo al testo c’erano dei segni evidenti — contraddistinti da tanti piccoli tratti sottili che quasi s’incrociavano a formare un segno unico — in corrispondenza di alcuni nomi come “tonocoté” o “lule”.
Armentia raccontò così a Luigi di un antico idioma amerindiano — scomparso probabilmente tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento — con regole talmente chiare e facili che chiunque con il minimo sforzo poteva capire.
«Una lingua, quella lule, che si parla ancora in certe missioni gesuite nel Chaco, nella diocesi di Tucumán, in quella che viene chiamata l’arcana terra dei Tonocoté…».
Dalle sue parole fu subito chiara l’intenzione di mettere in evidenza l’interesse sincero di alcuni gruppi di missionari, in primo luogo gesuiti, a salvaguardare testi e memorie di riti e culti tradizionali, appresi dalla voce o dagli scritti di indigeni.
«Uno degli esempi più noti di questa marcata difesa dell’uso delle lingue precolombiane è stato lampante nell’opera del gesuita sardo Antonio Machoni, presenza fondamentale per la lingua lule ed esempio straordinario dell’incontro fra gli uomini, dell’importanza della comunicazione e della conoscenza delle lingue…».

MC (continua…)

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