Primavera!
Tu che arrivi prima dell’estate
E sei la prima a splendere
Come stella mattutina
Che accompagna il sole in alto nel cielo
Nuova vita doni alla nuda terra e speranza di copioso raccolto
Freschi profumi di risveglio dopo il taciturno sonno invernale
Dove immobile tutto ha riposato per ritornare trasformato
Il tuo augurio è di germogli fioriti e di campi colorati d’arcobaleno
Sole e pioggia in premurosa armonia mesci
Che appena arriva una, l’altro subito via se n’esce
I filari s’intrecciano in nodi d’ebbro amore e
I miti ulivi sudano lente gocce di sacro olio
Passeri spensierati li cingono d’allegri cinguettii
Rincorrendosi come innamorati che ancora non sanno d’amare
E mentre la Pasqua va risuonando per le campane del villaggio
Il gentil tepore d’aprile lascia posto al vivace calore di maggio
E quando le lunghe giornate ormai non sanno più di primavera
L’estate è già alle porte, dalle finestre entra tardi la sera
(Luca Giacomozzi)