Odori, sapori, rumori, colori
Nell’ultima parte del viaggio verso Covendo, Luigi visse un incredibile caleidoscopio di emozioni. Odori, sapori, rumori, colori.
Pensava, così, a quanto i giorni che gli restavano davanti sarebbero stati pieni di cose da vedere e forse non sarebbe neppure riuscito a osservarla nella sua totalità quella incredibile materia che era a sua disposizione.
“Il 27 maggio ci levammo presto. Il barometro era a 724. Si trattava di rimontare il Beni per giungere alla Missione di Covendo, distante 6 leghe di cammino dalla confluenza del Bopi, verso sud.
Per rimontare questi fiumi, non si usa mai il callapo, troppo pesante, ma la balsa sciolta. Si legano tre corde alla punta del palo di mezzo dopo la tavoletta — la chiamano hoimù — piantata in piedi sulla prua. Tre uomini scendono a terra e tirano la balsa con le tre corde; il quarto — perché l’equipaggio di una balsa è composto di quattro uomini — scende anche lui a terra, armato della lunga canna di charo e, appoggiandolo contro l’hoimù, ora dalla spiaggia e ora entrando nell’acqua, scosta la balsa quando sta per avvicinarsi troppo alla riva.