Due treni perduti
Due treni perduti. Inediti. Sono stati “fermati” dopo la pubblicazione del volume di Bruno Pompili, Treni. Altri treni, Bari, Crav – B.A.Graphis, 2002, che si era offerto come punto di raccolta di voci nelle stazioni, orali-scritte, collegate al tempo e allo spazio del viaggiatore, e dunque alterate dalla sua presenza, fino al non-senso.
1
«Non oltrepassare la linea gialla
prima dell’arrivo del treno»
a — «È anche vietato salire
prima.»
b — «Non arrampicarti sugli specchi.»
a — «Siamo stati ubbidienti
«bravi, bravi!»
e così non siamo partiti.»
«bravi, bravi!»
b — «Non dice a noi. Non dice a noi.»
a — «Si capisce. Deve essersi incantato il nastro.»
b — «Ma noi adesso dove andiamo.»
a — «Si può sempre aspettare. È già qualcosa.»
b — «Io vado a cercare un’altra stazione. Chissà.»
2
CallCall centrale
«stazione… stazione di stazione…
Il convoglio appena partito
non ferma nelle stazioni…
delle stazioni… »
«Non riesco a capire, o a sentire?»
«Aggiungere al posto dei puntini
che vi immaginate
le stazioni che volete eliminare.
Raggiunto lo scopo
cambiate direzione
… proprio all’incontrario
e ripetete
per maggiore sicurezza.
Così non vi aspettate più nulla.»
«Adesso la chiamo al cellulare. Se è vero
non ci sposiamo più.»
(di Bruno Pompili)