Categoria: Il Blog di Priamo

Interview with Oscar Wilde

Oscar Wilde, the most rumored celebrity of London’s fin de siecle, was born in Dublin on October 16, 1854. Mr. Wilde’s unique idiosyncratic temperament blossomed during his Oxford years: he was a godsend for the more than slightly piqued Victorian avant-garde who looked upon him as a messier and clamored for his praise.
Art reviewer (1881), lecturer in the United States and Canada (1882), regular contributor for Pall Mall Gazette and Dramatic View from the mid-80s, editor of Woman’s World from 1887 to 1889, author of a book of poetry, a couple of unsuccessful plays, a collection of fairy-tales (The Happy Prince and Other Tales, 1888) as well as one of essays (Intentions, 1889), in 1890 Mr. Wilde scandalized the puritan London society with his novel The Portrait of Dorian Gray.

Continua a leggere

Una parola-tema

Molti studi si sono limitati a vedere nell’Anabasi un minuzioso diario di guerra, la cronaca della ritirata dei diecimila mercenari greci assoldati da Ciro il giovane.

In effetti Senofonte va al di là di quelli che erano i problemi militari o logistici, fermandosi sovente a esaminare tutti gli aspetti etnografici delle genti che incontra.
Anabasi per Elio Vittorini è una sorta di parola-tema.
Nel 1953, in un «risvolto» de Il sergente della neve. Ricordi della ritirata di Russia di Mario Rigoni Stern, Elio Vittorini scriveva: «Una piccola Anabasi dialettale, la definiremmo.»
Italo Calvino, nella sua prefazione all’Anabasi di Senofonte, mette in evidenza come quest’opera sia particolarmente vicina (per spirito e capacità di attivare, attraverso la narrazione, non solo la potenza delle testimonianze di eventi accaduti, ma le percezioni e le sensazioni dei partecipanti, dei luoghi e degli spazi) a quella di Mario Rigoni Stern (soprattutto per un effetto di rimotivazione e di ritualizzazione, nonché di costruzione di un codice morale). 

Continua a leggere

L’i-tagliano che libera

Luigi Meneghello ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo di un nuovo modello multidisciplinare di studi italiani nel sistema universitario del Regno Unito.

In Gran Bretagna ha fondato il leggendario Dipartimento di Studi Italiani di Reading e qui ha insegnato dal 1964 fino alla pensione nel 1980. 

Al centro della sua ricerca c’è la lingua. Meneghello sembra suggerire che il dialetto esiste solo nella misura in cui non è puro e che deve esserci una dialettica continua tra dialetto e lingua nazionale.
Il cattivo “dialetto”, messo per iscritto, può essere positivo e creativo… L’i-tagliano libera, contamina l’italiano in modo fruttuoso.


Continua a leggere

Prendere lezioni da un vero scrittore

John Gardner è stato insegnante di scrittura creativa per tutta la vita ed era conosciuto per le sue osservazioni dirette e taglienti.
Raymond Carver lo ricorda così.
“Ero emozionato all’idea di prendere lezioni da un vero scrittore. Prima di allora non avevo mai visto uno scrittore in carne e ossa ed ero in soggezione…
Quando incontrai John Gardner, il giorno della mia immatricolazione, stava dietro a un tavolo, nella palestra delle donne. Firmai il registro e mi venne dato un tesserino.
Non assomigliava neanche lontanamente all’immagine di scrittore che mi ero fatto.

Continua a leggere

La scrittura di W. G. Sebald

W. G. Sebald ha sempre amato vagabondare, sia nella scrittura che nella vita. Il suo è un modo di scrivere davvero “diverso”, discorde, insolito. Mi hanno sempre spiazzato la sua curiosità e la sua erudizione, l’analisi nitida che fa del passato, il suo tono struggente e impassibile allo stesso tempo, il senso dei luoghi che descrive, la strana commistione dei generi e il modo in cui si libra tra narrativa e saggistica invocando l’ombra della storia.

Continua a leggere

Né una mappa e né un magnete

Ricordo bene quel pomeriggio. Il cielo era fuggevolmente azzurro, abbellito unicamente di bianche nuvolette appiccicate, che avevano tutte la forma di cuore.
Non avevo una meta, né una mappa e né un magnete. Volevo solo farmi una passeggiata in solitudine, dopo tanto tempo. Passai così da una calle all’altra, attento soltanto a non andare a sbattere contro la gente che veniva nella direzione opposta. Poi cambiai di colpo direzione — per cercare qualche angolo di silenzio — e quando pensavo che sarei sbucato in un campiello che conoscevo mi ritrovavo di fronte un arco; quando mi aspettavo un passaggio, mi imbattevo in un palazzo mai visto o in un giardino privato.
Proseguii muovendomi goffamente girando a vuoto, in circolo, cercando in qualche modo di orientarmi. Ma via via che camminavo mi perdevo sempre più, finché non mi imbattei in una tranquilla vecchia signora seduta su una panchina intenta ad accarezzare un gatto.
Le chiesi dove fossimo e ricordo che rise di gusto dicendomi che tutti quelli che si perdevano da quelle parti — perché erano parecchi, mi disse — si sarebbero di sicuro ritrovati a San Giovanni Grisostomo a guardare la Maddalena negli occhi, che questa era la regola.

Continua a leggere

Centro Culturale S. Antonio delle Fontanelle | Contrà Busa, 4 - 36062 Fontanelle di Conco (VI) | Tel: +39 0424 427098 | Email: info@priamoedit.it | Mappa del sito | Privacy policy