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Mese: Agosto 2014

Equilibri

Appunto sul diario:

Ci sono tracce che si devono seguire, bisogni che si devono soddisfare.
Ci sono intuizioni che indicano la verità senza spiegarla.
Ci sono attimi in cui il tempo è quello giusto.
Ci sono momenti della vita in cui si deve accettare tutto.

Il tragitto è Piazzale Roma-Campo San Giovanni e Paolo.
Ho tanto tempo ormai: anche se questo è solo un concetto, e non mi appartiene più.
Sento di subirlo.
Non riesco più a raccontarlo.
Vivo in un conto alla rovescia.

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Su Paolo Maurensig e sul sentimento dell’ammirazione

Ricordate quando il giovane Holden Caufield dice di come sarebbe bello mettere giù il libro che si sta leggendo e telefonare all’autore?
È l’impulso che mi ha condotto a interrompere il piacere (pur crescente e beato) della lettura di Canone inverso (Mondadori, Milano, 1996) e scendere qui a scrivere: non conosco Maurensig, non ho idea se sia reperibile o se voglia esser reperibile, fatto sta che ho l’urgenza di dirgli “grazie,” stringergli la mano, manifestargli la mia ammirazione.
Ora, per me l’ammirazione è un sentimento raro, e reca in sé la necessità di palesarlo, quasi non riuscissi a serbarlo in me: ha a che fare con uno slancio di gioia, non è dissimile da un impeto d’amore, è difficile tenerselo dentro, anche se si dovrebbe, come tutte le cose intime.
Ma è davvero inusuale che io, leggendo, avverta questa ammirazione. L’ammirazione per il potere dell’immaginazione. Per l’intelligenza umana che si rende capace di inventare, architettare, sorprendere, e danzare. Creare bellezza. L’ammirazione per la grandezza.

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